La leggenda narra che la nascita del risotto alla milanese risale al 1574, quando la vita della città era polarizzata intorno alla fabbrica del Duomo, allora in costruzione. Secondo un manoscritto che oggi si trova alla biblioteca Trivulziana, infatti, Mastro Valerio di Fiandra, fiammingo di origine, all’epoca lavorava alle vetrate del Duomo di Milano (sue quelle di Sant’Elena), affiancato da un assistente che aveva soprannominato Zafferano, per la sua mania di mescolare un po’ di giallo in qualunque tinta usasse. Per scherzare, un giorno il maestro gli disse che continuando così avrebbe finito per mettere del giallo anche nel risotto. Zafferano lo prese in parola e il giorno delle nozze della figlia di Valerio, si accordò con il cuoco incaricato del banchetto e fece aggiungere dello zafferano al riso, di solito condito con il solo burro. Si dice che il suo fu anche un gesto di gelosia per boicottare le nozze dei giovani sposi perché anche l’assistente era innamorato della ragazza. Ma ottenne un risultato contrario. La ricetta ebbe successo, grazie non solo al gusto saporito dello zafferano, ma anche al suo colore giallo oro, sinonimo di allegria e quindi adeguato alla circostanza.
INGREDIENTI
400 grammi riso carnaroli
1 cipolla
70 grammi burro
30 grammi midollo di manzo
1/2 bicchiere vino bianco
15 zafferano pistilli
1,5 litri brodo
30 grammi grana padano
INFORMAZIONI
- 6 persone
- difficoltà facile
- pronta in 45 minuti
PREPARAZIONE
Bagna il riso con un mestolo di brodo e fallo assorbire. Metti a bagno in un recipiente un mestolo di brodo 15 pistilli di zafferano (o diluisci una bustina). Porta il riso a cottura ( per circa 18 minuti), unendo man mano altro brodo caldo (circa un litro e un quarto), e mescolando. Tieni per ultimo il brodo con lo zafferano. Servire con scaglie di parmigiano e pistilli in decorazione.